Non più schiave ma donne lavoratrici che finalmente potranno conoscere il rispetto dei loro diritti e della loro dignità di persone.“Donne contro il caporalato”: parte oggi la prima filiera bio etica italiana che ha sottratto al caporalato nei campi 50 donne lucane e pugliesi.
Un contratto regolare, alloggio e trasporto con mezzi sicuri verso i luoghi di raccolta e trasformazione dei prodotti: dopo anni di sfruttamento e paura, per queste donne il lavoro diventa dignitoso.
L’iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra Megamark, Nocap, Rete per la terra e la sua associata Aba Bio Mediterranea di Policoro che confezionerà prodotti a marchio Iamme: un altro passo verso la lotta al caporalato, una piaga che colpisce trasversalmente immigrati e italiani.
Dedichiamo questo progetto a Paola Clemente, la bracciante morta nel 2015 dopo una giornata di fatica nei campi.